si chiama Giada, è di colore scuro con riflessi giallo verdi, è morbida al tatto e , come tutte le giade, tintinna sonoramente quando la si fa sballottare di qua e di la.
questa Giada però non è una pietra preziosa, o meglio, i capelli lunghi e ondulati, gli occhi vivaci, e la grande bocca sempre spalancata , non la fanno sembrare tale.
Giada la vedo tutte le mattine nell'affollato bar adiacente alla grande piazza che si trova al centro della nostra vivace cittadina.La saluto mentre parlotta con altri avventori, ed infatti non si accorge di me, poi bevo il caffè che il barman poggia sul banco senza che io abbia ordinato alcunchè e infine, lei è una cassiera, incrocio quegli occhi neri che abbagliano la vista, ed io , con la mente offuscata da cotanto bagliore, esco barcollando di qua e di là, non mi accorgo del lampione che si alza davanti a me, vi sbatto il naso...
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