mercoledì 2 luglio 2014

la bellezza del tuo sguardo



Una paperina se ne stava una mattina sulla riva del fiume e guardava il sole  che si alzava nel cielo quando qualcosa la picchettò dietro sul collo. Era l'unghione appuntito che spuntava dal ditone di un grosso alligatore di fiume, stava diritto sul tronco, mostrava un largo sorriso, un pesciolino si dimenava tra le fauci.
Era vestito in modo strano l'alligatore di fiume, tutto il suo aspetto era strano, aveva una capigliatura bionda e liscia, sembrava una parrucca, con una bella riga nel mezzo, le grosse ciglia che contornavano gli occhi languidi, una giacca nera a larghe falde, la camicia bianca con la cravatta celeste e l'immancabile rosa rossa appuntata sul petto.
Le porse, inchinandosi profondamente il pesciolino ,la paperina accennò ad afferrarlo col becco  poi lo lasciò cadere per terra,quindi il presunto alligatore le disse:
-Carissima, è da tanto tempo che sono segretamente innamorato di lei, la prego di credermi ed accetti il pesciolino in segno della mia devozione.
La papera lo squadrò sospettosa.
-Ma non si vergogna, grande e grosso com'è, a infastidire una paperina piccola ed indifesa? Se non va via subito chiamo i miei fratelli.
-I suoi fratellini non possono aiutarla, lavorano al mio servizio, devono pescare un quintale di pesci ogni giorno, altrimenti me li pappo uno dopo l'altro.Eccoli lì, sulla mia barca- e indicò col muso in mezzo al fiume l'esile barchetta con una bella vela bianca che pullulava di paperini.
-E' sua quella barca? E mi porterebbe sull'altra riva del fiume? Desidero tanto conoscere il mondo-disse la paperina.
-ti porterò sull'altra riva, e poi percorreremo insieme a ritroso il fiume fino alla sorgente sulla montagna incantata, e poi scivoleremo rapidamente fino alla foce, dove il fiume si congiunge all'acqua del mare e  attraverseremo insieme in lungo ed in largo gli oceani sterminati.
-E non ti sembra di correre un po troppo? Io non so nemmeno come ti chiami- disse la paperina ed intanto afferrava col becco il pesciolino, lasciato prima cadare per terra e lo inghiottiva voracemente.

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