sabato 26 luglio 2014

Justine




La mia fidanzata si chiama Justine. Ha i capelli lunghi che da lontano sembrano quelli di un marine, il naso straorinariamente mobile, ora è lungo ed aguzzo, a tratti sembra adunco come quello di uno sparviero ma delle volte pare schiacciato come se fosse premuto contro una parete di vetro. I suoi occhi grandi e spalancati, che ti guardano sempre con un'aria di stupore come se il mondo intero sgorgasse per la prima volta davanti a lei in tutta la sua meraviglia, anche i suoi occhi, dicevo, di un colore azzurro pallido tendente al bruno, sono semplicemente occhetti di fanciulla, ora vispi, ora assonnati.
Justine è molto alta,  quando indossa i suoi vertiginosi tacchi a spillo mi tocca piegare il collo e guardare in alto per scorgere la sua testolina che ondeggia nel cielo azzurro, però quando indossa calzature normali è straorinariamente bassa, e la devo prendere in braccio se la voglio baciare.
La mia fidanzata si dice che fa la cassiera, in quale bettola lavori non saprei dirlo, lei non me l'ha mai detto, o forse me l'ha sussurrato mentre mi mordeva l'orecchio ma io devo non aver capito. 
la sera, quando torna a casa  dal lavoro mi mette davanti al naso le sue manine lisce ma a tratti secche e screpolate e allora mi vien da pensare: che razza di lavoro fai?
Io non le faccio mai domande indiscrete, ma una volta mentre eravamo a letto nudi e la passione ci travolgeva mi rivelò ansimando che alliscia le pizze nella pizzeria sottocasa.
Quando stiamo insieme mi piace baciarla sul collo, stringerla sul mio petto, accarezzarla sul dorso e lei inarca la schiena e struscia la guancia sulla mia mano come se volesse farmi le fusa e non mi sorprenderei se si mettesse pure a miagolare.
Justine ha un'autentica passione per i social-network, che io viceversa detesto.Li considero un miscuglio di guardonismo ed esibizionismo mentre lei crede che siano una sorta di paradiso terrestre.Un paradiso artificiale! obietto io.
Fatto sta che mi tocca stare collegato alla rete tutto il giorno ed essere pronto a corrispondere al volo approvando tutti i pensieri che le passano per la testa, più o meno intelligenti, più o meno strampalati.
Ultimamente però non si è connessa.Io  allora mi sono allarmato,  sono uscito dalla mia stanza, ho bussato alla porta della sua stanza, abitiamo nello stesso piano, ma non  ha risposto nessuno.Allora ho girato la maniglia e sono entrato, ma lei non c'era, mi sono avvicinato al tavolo, ho staccato la presa che connette il monitor al computer e, non so perchè, mi sono messo a sbirciare dentro il cavo come se cercassi qualcuno.

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