martedì 17 giugno 2014

Ero seduto su una roccia..

Ero seduto su una roccia e davanti a me c'era il fiume ; immerso com'ero nei miei pensieri non mi accorgevo di niente, non mi accorgevo dei pesci che saltellavano allegramente nel letto del fiume, e poi dei gabbiani che  prendevano di mira trote e merluzzi,li catturavano prima che si tuffassero nell'acqua, e poi dei falchi che scendendo in picchiata dal cielo azzurro catturavano i gabbiani prima che costoro iniziassero a gustare i pesci trattenuti nel gozzo.
E non mi curavo neppure del cavaliere sul bianco destriero, che, sull'altra riva del fiume, tendeva l'arco , schioccava la freccia ed infilzava i falchi o forse pure i gabbiani.
Naturalmente vedevo tutto, ma preso com'ero dai miei pensieri, ripeto, non prendevo nota di niente. D'un tratto mi sento picchettare sulla spalla , mi volto ed una giovane donna, bionda,i capelli lunghi e lievemte ondulati, il viso ovale col mento sporgente e le guance paffute, gli occhi di un colore cangiante, ora bruno, ora azzurro, la linea snella ma dall'altezza non definibile, insomma codesta fanciulla prende da una cesta con le sue dita delicate una mora e me la porge. Anzi me la ficca letteralmente in bocca, tra i denti, e mentre la gusto , è proprio saporita!  lei comincia a parlarmi. Io naturalmente non capisco le parole, è una straniera?  ma il suono di quella voce mi giunge familiare. Ma certo che ora ricordo. E' la mia ragazza, eravamo andati a passeggiare in campagna, lei si era allontanata da me solo di pochi passi per saccheggiare gli arbusti ricolmi di more ed io mi ero addormentato, seduto sulla nuda pietra, e sognavo, o forse credevo di sognare con gli occhi spalancati il fiume, i pesci e i gabbiani e poi

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