giovedì 2 aprile 2015

Mémoire Involontaire


l'amore per quella frase musicale parve suscitare in Swann la possibilità di una specie di ringiovanimento.da tanto tempo aveva rinunciato a dedicare la sua esistenza ad un fine ideale, e la limitava a perseguire le soddisfazioni quotidiane.si era quindi avvezzato a rifugiarsi in pensieri senza importanza che gli permettevano di lasciare da parte il fondo delle cose e nelle conversazioni si sforzava di non esprimere mai un'opinione intima delle cose, ma di fornire particolari materiali che  valessero in certo modo per se stessi e gli permettessero di non rivelarsi troppo.quando a volte si lasciava andare ad esprimere un giudizio su un lavoro o su un modo di intendere la vita dava allora alle sue parole un accento ironico, come se non aderisse per intero a quanto diceva.
ora, come certi malati, nei quali di colpo un paese nuovo, un regime diverso e talvolta un'evoluzione organica spontanea e misteriosa sembra produrre un tal regresso del loro male che essi cominciano a considerare la possibiltà insperata d'iniziare una nuova vita, così Swann trovava in se, nel ricordo di una frase musicale da lui udita, la presenza di una di quelle realtà invisibili cui aveva cessato di credere e alle quali, come se la musica avesse avuto sulla sua aridità morale una sorta di influsso elettivo, sentiva di nuovo il desiderio e quasi la forza di consacrare la propria vita.


Marcel Proust, un amore di Swann


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