martedì 21 aprile 2015

Blade Runner



Tra la fine del diciannovesimo e l'inizio del ventesimo secolo, era un'epoca civilissima, milioni di italiani partivano per le americhe. 
Non erano clandestini, avevano il visto e viaggiavano in terza classe o forse anche in quarta nei transatlantici sui  quali era  impensabile un qualsivoglia naufragio. Gli italiani partivano per le americhe motivati dalla speranza di costruire un futuro migliore per loro, i loro figli, nipoti e pronipoti. 
Nell'attuale medioevo della cosidetta epoca eurista e liberista (per medioevo intendo assenza di confini, libera circolazione di merci, capitali e uomini) partono a migliaia dall'Africa per l'Italia   migranti e clandestini, pigiati come sardine dentro barconi dove il rischio del naufragio è elevatissimo.  Rischiano la vita per fuggire dal loro paese in guerra, è evidente che  non sono  solo disperati,   sono profughi di guerra, sono sfollati.
Qui l'insulso paravento economico secondo cui un paese come l'Italia con una forte disoccupazione , colle fabbriche ed i negozi che chiudono  non può permettersi di accogliere, mantenere o dare lavoro , precario o stabile che sia,  a migliaia  di immigrati, questo stupido paravento, dicevo, non può applicarsi : ragioni umanitarie non lo consentono. 
Bisogna acconciarsi a singolari esperienze  di vita  col fratello migrante passato presente e futuro.  Nel bel centro di torino ad esempio, capita quanto segue: un giovane migrante si para davanti a te all'improvviso, apre la bocca e infila la mano nella bocca   come farebbe un bambino quando vuole fare intendere all'adulto che ha fame. Riesce pure a dire in un italiano quasi stentato che pure lui, il giovane migrante ha fame,  e vuole dei soldi.
Tu  dai dieci euri al giovane migrante, lo porti nella vicina pizzeria kebab, quella economica, ordini una pagnotta kebab e una coca cola, poi ti volti per salutarlo e non lo vedi, o meglio osservi il giovane migrante  profugo di guerra che si è prontamente seduto al tavolo e traffica col suo smartphone galaxy come farebbe un europeo qualsiasi.
















Nessun commento:

Posta un commento