Tra la fine del diciannovesimo e l'inizio del ventesimo secolo, era un'epoca civilissima, milioni di italiani partivano per le americhe.
Non erano clandestini, avevano il visto e viaggiavano in terza classe o forse anche in quarta nei transatlantici sui quali era impensabile un qualsivoglia naufragio. Gli italiani partivano per le americhe motivati dalla speranza di costruire un futuro migliore per loro, i loro figli, nipoti e pronipoti.
Nell'attuale medioevo della cosidetta epoca eurista e liberista (per medioevo intendo assenza di confini, libera circolazione di merci, capitali e uomini) partono a migliaia dall'Africa per l'Italia migranti e clandestini, pigiati come sardine dentro barconi dove il rischio del naufragio è elevatissimo. Rischiano la vita per fuggire dal loro paese in guerra, è evidente che non sono solo disperati, sono profughi di guerra, sono sfollati.
Qui l'insulso paravento economico secondo cui un paese come l'Italia con una forte disoccupazione , colle fabbriche ed i negozi che chiudono non può permettersi di accogliere, mantenere o dare lavoro , precario o stabile che sia, a migliaia di immigrati, questo stupido paravento, dicevo, non può applicarsi : ragioni umanitarie non lo consentono.
Bisogna acconciarsi a singolari esperienze di vita col fratello migrante passato presente e futuro. Nel bel centro di torino ad esempio, capita quanto segue: un giovane migrante si para davanti a te all'improvviso, apre la bocca e infila la mano nella bocca come farebbe un bambino quando vuole fare intendere all'adulto che ha fame. Riesce pure a dire in un italiano quasi stentato che pure lui, il giovane migrante ha fame, e vuole dei soldi.
Tu dai dieci euri al giovane migrante, lo porti nella vicina pizzeria kebab, quella economica, ordini una pagnotta kebab e una coca cola, poi ti volti per salutarlo e non lo vedi, o meglio osservi il giovane migrante profugo di guerra che si è prontamente seduto al tavolo e traffica col suo smartphone galaxy come farebbe un europeo qualsiasi.
Nessun commento:
Posta un commento