la casa delle bambole, dirimpetto al duomo; si entra in una piccola stanza dal basso soffitto, visi di donna in livrea ti squadrano da capo a piedi, a destra la biglietteria, una mano tozza ti porge il biglietto, qualcuno ti indica l'ingresso, è un'ambiente buio, pareti strette di legno segnano il percorso, si allargano di quando in quando per accogliere le bambole di Tamara de Lempicka.
corpi nudi o vestiti di donna, levigati e rotondi, non riesci a sopprimere la strana sensazione di un che di artificiale e animalesco, sensazione rinforzata dall'espressione enigmatica dei visi, degli occhi spiritati.
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