Un uomo fa un cenno al tassista che si ferma, sale sul sedile posteriore: piazza santa cristina, prego. Il tassista lo squadra dallo specchietto retrovisore poi afferma : siamo arrivati , questa è la piazza, allora l'uomo sporge la testa dal finestrino, in effetti è proprio piazza santa cristina, con il pavimento lastricato di marmo, i sottili colonnati e la statua col duca a cavallo che sguaina la sciabola.
Be',allora non resta che scendere , l'uomo davanti al finestrino porge alcune banconote al tassista e chiede : quanto le devo? Lascia stare, risponde quello, gli fa un cenno colla mano, non si capisce se è un saluto oppure un'imprecazione e se ne va sgommando con una certa violenza.
L'uomo non capisce quale ragione poteva avere il tassista per adirarsi ma adesso non ha tempo per ulteriori riflessioni, deve cercare un'ufficio postale, deve pagare una bolletta.
Guarda i passanti che attraversano la piazza, in lungo e in largo e gli sorridono, non sa proprio a chi rivolgersi, si sente come smarrito chiude gli occhi per la disperazione e solo a questo punto sente una voce che gli sussurra dentro un'orecchio: l'ufficio postale è lì, davanti a lei, all'ingresso del corso.
L'uomo è sorpreso per l'affabilità di quella gente, gli è balenato un desiderio ed è stato subito esaudito, guarda una bella donna che gli passa davanti, anche lei lo guarda, adesso la donna si allontana ma tiene girata la testa verso l'uomo e continua a sorridergli, l'uomo fa un cenno colla mano ma la donna gli volta le spalle, accellera il passo , si mette a correre e sparisce dalla sua vista.
Anche l'uomo si allontana ma nella direzione opposta, adesso entra nell'ufficio, due uscieri ai lati del portone gli fanno un profondo inchino, la grande sala è vuota, ci sono molti sportelli davanti alle pareti, tutti gli impiegati appena lo vedono lo fissano cogli occhi, è evidente che lo stavano aspettando...
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