domenica 27 novembre 2016
Era una mattina d'inverno...
Era una mattina d'inverno e faceva molto freddo ma nella grande aula molto riscaldata una ragazza si toglieva il cappotto, poi il maglione di lana, i seni prosperosi lottavano colla maglietta molto aderente, quindi poggiava lo zainetto per terra lo accostava alla gamba della sedia, stendeva la pila di libri e quaderni sul tavolo e finalmente... adagiava la schiena sulla spalliera, allungava le gambe sotto il tavolo socchiudeva gli occhi , prima però aveva dato un'occhiata furtiva all'intorno, voleva la conferma di ciò che aveva intravisto colla coda dell'occhio quando era entrata a grandi falcate, quasi di corsa.
Sorrise coententa dentro di se, cominciò a sfogliare le pagine del grosso libro illustrato ma mentre sfogliava le pagine si ricordò che non aveva preso il caffè, si alzò di scatto e con due rapidi passi fu davanti al distributore automatico.
Lui era lì, accanto al distributore, pericolosamente vicino, la avvolse nel suo mantello e la baciò. Le lingue si intrecciavano mentre cavalcavano nella landa sterminata sotto un cielo trafitto dai fulmini
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