Il sole arroventa la sabbia, le onde scivolano sul bagnasciuga e disegnano una linea fluttuante che si perde in lontananza.
La spiaggia è deserta, ed è molto strano perché fino a ieri c'erano ombrelloni dappertutto, i bambini giocavano e sguazzavano nell' acqua bassa , peraltro occupata da bagnanti, uomini e donne, pigiati come sardine.
Oggi si vede emergere dai flutti una donna, ha il corpo affusolato ed avanza lentamente, il seno fasciato d'azzurro, anche gli slip sono azzurri.
Si stende sulla sabbia, un uomo dalla pelle nera sistema accanto al suo corpo un ombrellone, poi le porge un vassoio con sopra diverse bibite, che sudano pel freddo.
La donna prende il barattolo di aranciata, toglie la linguetta , infila la cannuccia e succhia avidamente la bevanda.
Poi depone la bevanda e agita le mani davanti al viso a mo' di ventaglio, il servitore capisce ed agita una enorme palma per provocare un po' di movimento d'aria.
Ma deve aver provocato parecchio movimento d'aria perché si alza un forte vento,
l'ombrellone si piega ma l'uomo lo regge prontamente.
Le onde del mare si increspano in lontananza, si formano cavalloni che si ingrossano e avanzano verso la riva.
Dalla pineta prospiciente si vedono sbucare uomini che si dirigono verso la spiaggia.
Quando hanno raggiunto l'ombrellone si riesce a distinguerli, sono due giovani alti e robusti, si tengono per mano e con le mani libere tengono le tavole da surf. E ` evidente, hanno visto i cavalloni ingrossarsi e adesso li vogliono cavalcare.
Mi chiedono se ho visto per caso l'onda perfetta, io non l'ho vista, guardo con fare interrogativo la donna, lei sgrana gli occhi e spalanca la bocca, no , rispondo ai surfisti , l'onda perfetta non l'abbiamo vista.
Quelli salutano, si tuffano e scompaiono sott'acqua, solo le tavole galleggiano sulla superficie dell'acqua.
Sulla spiaggia siamo rimasti io e la donna, il servitore è scomparso, l'ombrellone è stato scaraventato lontano, ma non serve perché nuvoloni bianco grigi oscurano il disco del sole.
Mi stendo accanto alla donna, guardo il profilo del suo corpo , il vento sempre più impetuoso le sfila il reggiseno, i piccoli seni si gonfiano, i capezzoli si allungano.
L'acqua avanza sul bagnasciuga, un'onda sommerge i piedi della donna,che grida per lo spavento e per il freddo, istintivamente mi avvicino e la stringo tra le braccia, tesoro, tesoro mio, le sussurro , amore, amore mio, mi sussurra, un enorme cavallone ci travolge, siamo trascinati in mare aperto , corpi nudi avvinghiati si dibattono tra i flutti, ora si vedono solo due teste, e le bocche congiunte in un bacio infinito.
Nessun commento:
Posta un commento