mercoledì 31 dicembre 2014
Pensiero per l'Anno Nuovo
la nostra ragione si allontana dal vero ogni volta che giudica con certezza.
Giacomo Leopardi
Capodanno da vip
Una sera d'inverno, era notte fonda, alcuni uomini videro sotto i portici di piazza s.carlo un uomo seduto su una sedia colla testa reclinata sul petto, sembrava che stesse dormendo, gli premettero i bastoni sul petto per scuoterlo, quello si svegliò, sbadigliò fragorosamente, nell'aria comparve un'odore di alito cattivo impastato coll'alcol, allora l'uomo che era il più autorevole del gruppo domandò:
Cosa fa qui?
Che razza di idioti, rispose quello visibilmente infastidito per essere stato svegliato e per tutte quelle attenzioni, me ne sto seduto qui a sonnecchiare avvolto da un manto di gelo, forse ho bevuto un po' troppo, avrò fatto una stravaganza, una follia, d'accordo, ma lo sapete razza di idioti, che questa è la notte di capodanno?
Capodanno o no a noi non ci interessa, quello che volevamo dirti e che qui fa molto freddo, durante la notte farà ancora più freddo, pertanto faresti bene a lasciare la piazza e cercarti un riparo al coperto.
martedì 30 dicembre 2014
Ghostbuster
Dicono che sia un luogo frequentato da giovani, lo attraversano di corsa oppure camminano , oppure stanno seduti tutto il giorno sulle panchine piazzate lungo i viali che circondano il grande edificio barocco.
Oggi però è tutto stranamente deserto.
Nel bar una signora di mezza età, bionda, col naso a punta e le rughe sottili dice che è periodo di vacanza , per questo non si vede nessuno, le chiedono dov'è la biblioteca e se conosce una ragazza di cui fanno il nome. No, non la conosce, la biblioteca è lì, aggiunge e indica il posto, ma adesso è chiusa, no, è aperta, obietta un giovane seduto ad un tavolo, ha la pelle scura e parla una lingua incomprensiblile, loro ringraziano, pagano il caffè ed escono.
Al desk della biblioteca c'è un'altra donna, giovane, bruna, dall'aspetto gradevole, descrivono la ragazza che stanno cercando, lei sorride e dice che forse si trova nella sala studio, è al primo piano sopra il bar.
Allora tornano indietro, salgono rapidi le scale, aprono una porta, e dopo un disimpegno un'altra porta, quindi appare un ambiente spazioso e ombroso ma illuminato a tratti dai raggi del sole che attraversano le pareti che sono vetrate.
In un lato quasi al centro della sala si sente un giovane che dice : sempre caro mi fu quest'ermo colle, sta declamando l'infinito di Leopardi a una ragazza che sorride estasiata, nell'altro lato due giovani tengono poggiata la testa sui vetri.
Qui stanno sonnecchiando , si dicono guardandosi negli occhi, e di là stanno recitando.
Scendono le scale lentamente questa volta, come se durante la discesa respingessero l'idea che lei lì non c'è nè mai la incontreranno altrove.
sabato 20 dicembre 2014
Cipressi
I cipressi dai tronchi affusolati salivano nel cielo, dalla sommità scendevano le anime dei defunti, tenendosi con agilità ai rami dei cipressi. Dentro il cimitero il cancello era aperto, il guardiano, un vecchio rimbambito, aveva dimenticato di chiuderlo, e così i defunti uscirono fuori e si sparpagliarono a migliaia per i vicoli del piccolo villaggio.
Bussarono alla porta, i dormienti distesi nei letti disposti in lunga fila si svegliarono di colpo, le spalle scattarono in avanti, i dormienti per prudenza si coprivano i visi colle coperte, ma gridarono all'unisono in quella stanza buia:
chi è?
martedì 16 dicembre 2014
Arrivo
Arrivò che era una giornata gelida e nebbiosa,
le case non si vedevano, le strade, la piazza, la campagna lì intorno non si vedevano,
non si vedeva nemmeno il grande lago ghiacciato.
La nebbia confondeva i contorni di tutte le cose.
lunedì 15 dicembre 2014
Un Sogno
stanotte ho sognato, è sera, mi trovo in un posto, ci sono dei tavoli all'aperto , nel sogno mi sembra la bettola dove, anni fa, andavo a prendere il caffè la mattina, (ma nella realtà da sveglio non gli somiglia affatto, sembra una piazzetta di paese), mi siedo ad un tavolo, voglio ordinare una birra, davanti a me le spalle di altri clienti seduti, li vedo di spalle come fossimo al cinema, nasce una discussione amichevole con costoro, non ricordo più a che proposito e intanto aspetto che arrivi un inserviente per ordinare la birra, l'attesa dura parecchio, io mi scoccio, poi viene una cameriera, è carina, sorride, nel sogno ha un volto familiare (ma in realtà da sveglio non mi ricorda nessuno), non ricordo se arriva la birra, fatto stà che a un certo punto tutti si agitano, arriva un tizio, un'altro dipendente , nel sogno somiglia al bassotto che la sera vedevo alla bettola quando venivo per vedere A.
ha il microfono in mano e dice (pìù o meno): questa sera festeggiamo A. (non ricordo se si riferisse al suo compleanno), A. è qui, e infatti appare accanto al bassotto, il bassotto continua a parlare, le bevande sono gratis , dice, e tutti i clienti possono ballare con A.
quelle parole del bassotto, l'invito, il ballo, sono come una folata di vento, mi trascinano al centro della piazza che è diventata una pista da ballo, ci sono altri clienti, poi ecco A. davanti a me, la stringo tra le braccia e balliamo, è uno strano ballo, perchè camminiamo abbracciati a grandi passi ma sono sorpreso perchè nel sogno A. è bassa , straordinariamente bassa (come B. che è una nana, nella realtà A. è molto alta o almeno così appare nel ricordo).
però non mi sento a disagio, A. oppure B. ( oppure G.? ma G. non è una nana come B. e nel sogno ballavo proprio con una nana) mi sorride e mentre balliamo abbracciati sento che hai uno strano forte profumo, non riesco a capire cosa sia (in realtà da sveglio capisco che è il profumo di quelle essenze orientali..), ti faccio un complimento per il profumo, tu mi domandi: che profumo è? io rispondo con una sciocchezza che adesso non ricordo più e tu mi dici: come sei furbo o qualcosa del genere.
poi continuiamo a ballare e mentre balliamo mi sveglio.
ha il microfono in mano e dice (pìù o meno): questa sera festeggiamo A. (non ricordo se si riferisse al suo compleanno), A. è qui, e infatti appare accanto al bassotto, il bassotto continua a parlare, le bevande sono gratis , dice, e tutti i clienti possono ballare con A.
quelle parole del bassotto, l'invito, il ballo, sono come una folata di vento, mi trascinano al centro della piazza che è diventata una pista da ballo, ci sono altri clienti, poi ecco A. davanti a me, la stringo tra le braccia e balliamo, è uno strano ballo, perchè camminiamo abbracciati a grandi passi ma sono sorpreso perchè nel sogno A. è bassa , straordinariamente bassa (come B. che è una nana, nella realtà A. è molto alta o almeno così appare nel ricordo).
però non mi sento a disagio, A. oppure B. ( oppure G.? ma G. non è una nana come B. e nel sogno ballavo proprio con una nana) mi sorride e mentre balliamo abbracciati sento che hai uno strano forte profumo, non riesco a capire cosa sia (in realtà da sveglio capisco che è il profumo di quelle essenze orientali..), ti faccio un complimento per il profumo, tu mi domandi: che profumo è? io rispondo con una sciocchezza che adesso non ricordo più e tu mi dici: come sei furbo o qualcosa del genere.
poi continuiamo a ballare e mentre balliamo mi sveglio.
mercoledì 10 dicembre 2014
gabbiano
Un gabbiano infelice si alzò in volo, polvere e sassi caddero dalla nuda roccia, il cielo era azzurro e limpido il mare, il gabbiano planava sulle onde del mare, poi aprì la bocca, un rombo di tuono attraversò l'aria, le onde del mare si incresparono, teste di pesci affiorarono dall'acqua, videro il gabbiano, lo salutarono agitando e battendo le pinne, poi sprofondarono negli abissi ed il gabbiano salì in alto nel cielo, adesso l'urlo era diventato una melodia, il disco del sole si mise a palpitare al ritmo della melodia, il gabbiano ora scendeva in picchiata, si unirono roteando e cantando altri gabbiani, non era uno stormo e neppure un tornado, era un'orchestra di pennuti di tutte le razze che suonava, suonava il jazz di sinatra of course.
Il gabbiano era contento, in mezzo a tutti quegli amici canterini e intanto lo stormo si allontanava dalla vista.
Ora il gabbiano è scomparso dietro l'orizzonte, ed il seguito della storia posso solo immaginarlo, ed allora m'immagino che oltre l'orizzonte esista il castello incantato, è un giorno di festa, il gabbiano che è diventato una bellisiima principessa colle guance paffute e le labbra carnose, è vestita di bianco, è il giorno delle nozze, ma tutti sembrano irrequieti, alcuni pennuti estraggono l'orologio dal taschino, anche la bionda sbuffa nervosetta, qualcuno è in ritardo, ma ecco che arriva , è il principe azzurro, è alto quasi quanto la bionda, indossa...
Il gabbiano era contento, in mezzo a tutti quegli amici canterini e intanto lo stormo si allontanava dalla vista.
Ora il gabbiano è scomparso dietro l'orizzonte, ed il seguito della storia posso solo immaginarlo, ed allora m'immagino che oltre l'orizzonte esista il castello incantato, è un giorno di festa, il gabbiano che è diventato una bellisiima principessa colle guance paffute e le labbra carnose, è vestita di bianco, è il giorno delle nozze, ma tutti sembrano irrequieti, alcuni pennuti estraggono l'orologio dal taschino, anche la bionda sbuffa nervosetta, qualcuno è in ritardo, ma ecco che arriva , è il principe azzurro, è alto quasi quanto la bionda, indossa...
venerdì 5 dicembre 2014
martedì 2 dicembre 2014
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