La ragazza attraversò lesta il portone, l'odore del legno marcio la disgustava, poi le venne un dubbio, tornò a leggere la targhetta: caserma di polizia, c'era scritto in sanscrito, sì, era il posto giusto;
dentro, nel vasto cortile, una fila di uomini a cavallo eseguiva un percorso circolare, ma erano frapposti ostacoli che bisognava saltare per eseguire il percorso.
Un uomo in divisa (anche i cavalieri avevano la divisa) al centro del cortile agitava un frustino e batteva il ritmo della cavalcata, la ragazza guardava i fianchi dei cavalieri che ondeggiavano al ritmo della cavalcata.
Una mano picchetto` la spalla della ragazza, la ragazza si voltò, un uomo tarchiato la pregò di seguirla, il comandante l'aspettava.
La ragazza si strinse la cartella sul petto , c'era una scalinata addossata al muro laterale, il militare tarchiato la precedeva, i militari a cavallo guardavano i fianchi della ragazza che salivano la scalinata.
Arrivarono in cima alle scale, c'era una porta finemente lavorata, l'odore della vernice fresca era gradevole; avanti! si sentì gridare prima ancora che il militare tarchiato facesse il gesto di bussare.
La ragazza entrò, il militare tarchiato le fece un inchino.
Una grande stanza nella penombra, arredata con mobili antichi, su una poltrona era disteso un uomo in divisa, fumava un sigaro, accanto a lui un tavolinetto con sopra bottiglia e bicchieri.
Ha portato il resoconto dettagliato della denuncia? Disse l'uomo senza guardare la ragazza, non vide neppure la ragazza che annuiva, allora me la dia, e allungò la mano, la ragazza gli porse la cartella, l'uomo cominciò a scartabellare il fascicolo, ma si arrestò alla prima pagina: c'era disegnato un fumetto, sembrava un topo, topo gigio, c'era scritto in fondo al foglio.
Cos'è uno scherzo? Domandò l'uomo e si rivolse seccato alla ragazza.
Il volto turbato quasi sconvolto della ragazza commosse l'uomo che si fece più dolce e disse piano: si tolga almeno il copricapo; le piace lo champagne?
La ragazza liberò i capelli, riccioli biondi le scendevano sul collo, si adagiavano...
domenica 27 agosto 2017
mercoledì 2 agosto 2017
reportage salentino con interni (...era il 24 novembre del 2014)
Arrivo
La città dei morti viventi
Qui è halloven tutto l'anno
Suonano al portone
Qualcosa di incongruo
L'orto zen : la legnaia
L'albero dei limoni.
E dove sono i limoni?
Nuvole rade accarezzano le creste degli alberi
Legami
La magia del vecchio contadino.
Come fare ad aprirlo?
Il pozzo verniciato.
La soluzione finale
Il rumore della lavatrice che vibra.
La centrifuga finale
Il sole tramonta...
ma risorge sempre di nuovo
Qualcuno si è alzato dal letto
Umorismo salentino.
Del tipo involontario
Partenza.
Il paesaggio attraversa la tua mente
Lasciarsi trasportare...
come in un sogno
La città dei morti viventi
Suonano al portone
Qualcosa di incongruo
L'orto zen : la legnaia
L'albero dei limoni.
E dove sono i limoni?
Nuvole rade accarezzano le creste degli alberi
Legami
La magia del vecchio contadino.
Come fare ad aprirlo?
Il pozzo verniciato.
La soluzione finale
Il rumore della lavatrice che vibra.
La centrifuga finale
Il sole tramonta...
ma risorge sempre di nuovo
Qualcuno si è alzato dal letto
Umorismo salentino.
Del tipo involontario
Partenza.
Il paesaggio attraversa la tua mente
Lasciarsi trasportare...
come in un sogno
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